Un nuovo viaggio, nuovi incontri, nuove sensazioni, emozioni, saperi e sapori da raccontare, dividere, con chi voglia imbarcarsi con vele sagaci verso nuovi o vecchi territori, percorsi da esplorare, condividere, vivere e rivivere.
Alcuni compagni di viaggio ci hanno lasciato, molti altri si sono aggiunti in questa scommessa che continua, con lo stesso spirito con cui è iniziata, il confronto, il dialogo, donare e ricevere, riflettere e riflettersi, evolversi, trasformarsi, mettendo via via in progress un osservatorio sul mondo della comunicazione visiva.
Ma anche ed in particolare, un contributo per dirla alla Zarathustra “A voi ebbri d’enigmi, amanti del crepuscolo. Voi cercatori, voi tentatori e voi tutti che con accorte vele v’imbarcate per mari inesplorati! Oh voi tutti che amate gli enigmi”.
Il mistero della mente, gli approcci al pensiero creativo, il rapporto tra creatività e lavoro, il tema che abbiamo scelto quest’anno ci ha dato modo di confrontarci con molteplici
esperienze, ricche di contenuti e valori diversi, tutte egualmente interessanti.
Si è cercato di produrre, ideare, causare, provocare in ogni situazione la giusta scintilla per accendere il pensiero creativo, ma allo stesso tempo analizzare e valutare, come creatività e lavoro debbano coesistere in un felice e prezioso connubio, senza il quale aridità e ripetitività, diventano i presupposti di un qualunquismo comunicativo e culturale.
Ben venga allora la Creatività, con la C maiuscola, ad accendere il ruolo, l’impegno personale e collettivo, che stimola generando nuove soluzioni operative,
intriganti percorsi visivi, aggiungendo gusto e sostanza al fare operativo, al produrre, al comunicare, illuminare dare nuova vitalità ai nostri pensieri per tradurli in azione.
“Se l’idea non si sublima nell’intelletto il suo moto si trasmette alle mani e diviene lavoro, impegno, partecipazione”.
Un ringraziamento particolare va ai colleghi, agli studenti, che hanno contribuito all’uscita di questo numero un grazie di cuore.
E allora per concludere, buona lettura, buoni pensieri e buon lavoro, all’insegna della creatività.
Enrico Pusceddu